ROSPO E RANA

ROSPO E RANA

 ROSPO

Esso è associato all’acqua, la terra, la pioggia e quindi il cielo.In tutte le culture sciamaniche, il rospo ha sempre avuto il significato di saggezza primordiale.                                Gli erpetologi affermano,  che “maneggiare” la specie Bufo bufo (rospo comune) non comporta nessun problema fisico .

Le ghiandole dei rospi secernono la bufalina “latte di rospo” , ovvero un veleno denso e bianco, il quale serve come difesa naturale. Questo veleno è anche un allucinogeno.  Può anche  uccidere un uomo. Inoltre, le secrezioni del rospo sono dotate della proprietà di aumentare le contrazioni durante il parto.

Il rospo nel corso dei millenni ha avuto diverse valenze simboliche:
Ha anche valenze legate alla capacità di trasformazione, grazie alla possibilità di essere prima un girino (acquatico) e poi da adulto un anfibio, a tal proposito ricorrente nelle favole è la trasformazione del rospo in principe, spesso grazie al bacio di una principessa.

A volte è associato allo zolfo: in alcune tavole alchemiche è rappresentato mentre beve il latte dal seno di una donna. Il rospo è collegato direttamente all’elemento acqua e alla forza purifìcatrice della pioggia ed è in qualche modo presente in tutti i riti iniziatici centrati sull’elemento acqua. Cosi come l’uomo ancora nel ventre materno viene a conoscere per primo proprio questo elemento, allo stesso modo anche il rospo passa la prima fase della sua vita, in forma di girino, nell’acqua.

 

MEDIOEVO

E’ descritto come essere negativo, immagine infernale, connessa a Satana.                      Oggetto di stregoneria, i rospi venivano usati per la preparazione di pozioni, da parte delle streghe. Il popolo credeva che le streghe potessero trasformarsi in rospi.

I rospi erano i compagni di streghe a casa dei demoni, che chiedevano di essere serviti dalle streghe.  Presumibilmente, si avvalevano dei rospi, ordinando loro di avvelenare i nemici, o procurare ad essi danni che li rendessero storpi.
Il sabato, i rospi svolgevano i compiti delle casalinghe.

Un unguento che è prodotto con la saliva del rospo, è il succo di un preparato che rende invisibile la strega.

Nella magia popolare le ceneri delle rane bruciate, mescolate con il brandy,  sono un efficace antidoto  contro l’ubriachezza.
I rospi sono stati usati come amuleti in negromanzia e nella magia nera.

Si credeva che i rospi sono gioielli; il rospo in pietra può essere utilizzato per acquisire il veleno,  la pietra è riscaldata vicino al veleno.
Particolarmente efficace era considerato un anello con la pietra amuleto a forma di rospo.
Inoltre, i rospi trasmettono  le loro proprietà mentali.
Si narra che le streghe sono in grado di succhiare il latte di rospo, senza arrecargli  danno.

La simbologia della rana e del rospo è legata all’associazione acqua-notte-luna.

In quanto animali anfibi, capaci quindi di attraversare la soglia tra due mondi, nella cultura greco-romana potevano essere associati alla sfera funeraria.

Già protagonista di una delle sette piaghe inviate da Dio sull’Egitto (Antico Testamento, Esodo VIII, 2 – 14), nel Medioevo il rospo, spesso indistintamente dalla rana, acquista un valore fortemente negativo. Abitante delle tenebre, il rospo, nonostante le specie velenose fossero rare, era considerato un animale pericoloso, malefico e simbolo del demonio.

In Francia, ad esempio, lo si trova sul fondo delle acquasantiere per indicare appunto il demonio esorcizzato dall’acqua benedetta, simbolo della fede cristiana.

Legato alle streghe, il rospo è divenuto l’emblema della lussuria di cui è spesso attributo: frequenti le rappresentazioni medievali in cui una donna o i suoi attributi sessuali sono divorati da un rospo.

 

CINA

Il rospo era considerato l’incarnazione dello Yang un attributo del Dio della ricchezza, Liu Hai, e quindi all’idea di prosperità.

Esso è rappresentato, da un mago che detiene segreti preziosi.

In un racconto del popolo cinese di origine indiana,“Festa di Mezza’autunno” , vari elementi di questo mito sono stati intrecciati: la luna, l’essenza femminile (yin), l’acqua e gli anfibi (il rospo).

 

VIETNAM

In Vietnam, il rospo è associato alla pioggia, alla fertilità, alla ricchezza e alla sessualità.

 

EGITTO

In Egitto, le rane erano considerate animali sacri e raffigurate sedute su un loto. 
Nell’antico Egitto la dea Heket, la Dea-rospo (o Dea-Rana) assiste le donne nel parto, rappresenta lo stadio germinale del grano e aiuta ogni giorno il sorgere del sole.

Come dea della nascita assiste al parto dei figli dei re, ed ha un ruolo importante nel mito della morte e della rinascita del dio Osiride. Protettrice delle nuove vite, era invocata come protezione durante il parto o per difendere l’unità familiare e custodire la casa.

 

BIBBIA

Nella Bibbia, un rospo è un animale impuro, l’invasione dei rospi è descritta come una delle “piaghe”; Dio dice al faraone: “… ecco, io colpirò il tuo intero paese con il flagello delle rane; così il fiume brulicherà di rane, ed esse saliranno ed entreranno nella tua casa …”(Es. 8).

TEMPI ZOROASTRO

Fin dai tempi di Zoroastro, che visse intorno al 600 A.C., i rospi erano associati alle molteplici manifestazioni del male.

NORD AMERICA

Leggenda

All’inizio dei tempi, al mondo vi erano solo l’acqua ed il cielo e si decise che c’era bisogno di qualcos’altro, qualcosa di solido su cui gli animali potessero finalmente camminare, strisciare ed asciugarsi. La tartaruga fece notare che sul fondo del mare c’era la terra e offrì la propria schiena come superfcie, essa quindi non sarebbe potuta andare a prenderla.
La lontra provò per prima a scendere sul fondo ma gli mancò il respiro senza nemmeno raggiungerlo, e allo stesso modo provarono il castoro, il topo muschiato e così via.                    Ci provò il rospo, e dopo un viaggio dietro l’altro nelle prodondità degli oceani portò sulla schiena della tartaruga abbastanza terra da poter costruire un isola e finì il suo lavoro esalando l’ultimo respiro con l’ultima piccola manciata di terra dando la forma al mondo.
Il rospo sacrificò la sua vita perchè le altre creature, compreso l’uomo, potessero vivere e prosperare.

 

SUD AMERICA

In Sud America è abitudine, tra i sopravvissuti delle antiche popolazioni indigene, portare dei rospi sulla cime delle colline per chiedere a Madre Terra di far sopraggiungere a breve la pioggia.

AMERICA CENTRALE

Le civiltà dell’America centrale vedono il rospo come dualità, benefico divoratore, che si trasforma in una sciamana femmina padrona della terra e del fuoco, creatrice delle arti magiche come delle arti pratiche dell’agricoltura che lei ha donato all’umanità attraverso la mediazione di un eroe mitologico.

In una leggenda azteca, la rana era origine dell’intero universo: Quetzalcoatl, il dio serpente-uccello e Tezcatlipoca, il dio mago-giaguaro, la trovarono nel mare primordiale. Ne divisero il corpo a metà e con esso crearono il cielo e la terra.

 

CULTURE PRE-INDOEUROPEE

Novemila anni fa, nelle culture pre-indoeuropee dell’antica Europa, dell’antica Anatolia e del Mediterraneo, la Dea Madre veniva raffigurata come un rospo.
Le raffigurazioni del rospo e dell’ibrido donna-rospo nel corso dei millenni fino al giorno d’oggi vengono sempre associate alla Madre Terra, simbolo di fertilità e maternità, ma anche di morte e quindi di rigenerazione all’interno dei cicli del tempo.

OLMECHI

Presso gli Olmechi, promotori di quella che è considerata la cultura madre dalla quale originarono le diverse civiltà messicane, i re­perti archeologi hanno evidenziato l´ossessionante presenza dell´immagine del rospo, accanto a quella del giaguaro,nell´iconografia religiosa e mitologica .

Gli Olmechi dell´America Centrale ritenevano che i poteri dello sciamano derivassero dagli inse­gnamenti diretti dei rospi: molto significativa al riguardo è la scultura Olmec (800 a. C.) in cui uno sciamano è sul punto di trasformarsi in un rospo.
La mitologia olmeca ha creato l’immagine di un rospo-dio della rinascita, che mangiava la sua stessa pelle e poteva rinascere in un ciclo continuo di nascita e morte (si tenga presente che tutti gli anfibi mangiano la propria pelle in occasione delle mute periodiche).

             

 

LA RANA, simbolo di fortuna e di protezione

 

AFRICA

Nella cultura africana la rana è un animale fondamentale per l’arrivo delle piogge.   La popolazione Bantu narra che una volta accadde che per diversi giorni non scese acqua. Allora gli animali si riunirono molto preoccupati e decisero che avrebbero invocato a turno la pioggia.

Solo le rane dopo aver gracidato per ore, riuscirono a far piovere, dissetando i terreni aridi. Da allora, gli uomini quando sentono gracidare le rane con insistenza sanno che pioverà.

 

AMERICA PRECOLOMBIANA RANA

Nelle tradizioni dell’America precolombiana la rana era portatrice di salute, teneva lontano il male e le energie negative. La dea Ceneotl, patrona delle nascita e della fertilità, era rappresentata come una rana. Nelle tradizioni precolombiane, la dea Ceneotl, patrona delle nascite e della fertilità, era rappresentata come una rana.

 

GIAPPONE

In Giappone, ancora oggi se sei in procinto di partire, e incontri una rana sul cammino, allora è segno che il viaggio andrà bene.

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Pubblicato da immortalixes

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