Helena Blavatsky, la teosofia filo-satanica.

 

 

Propongo uno dei grandi classici, mi raccomando, non prendete mai NESSUNO alla lettera, il vero satanismo è non appartenere a ordini… il vero satanismo è INDIVIDUALE, è prendere conoscenza, assorbire come il colore nero, tutto e usarlo come piu’ ci aggrada, non esiste peccato o punizione, esistono solo se si è ignoranti e la paura ci domina, solo allora il Karma ci schiaccerà come luridi inferiori.

Un articolo della nota autrice.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cosa è la teosofia?

Eléna Petróvna von Hahn, coniugata Blaváckij (in russo Еле́на Петро́вна Ган; Dnipro, 12 agosto 1831 – Londra, 8 maggio 1891), è stata una filosofa, teosofa, saggista occultista e medium russa naturalizzata statunitense. Più nota con il nome anglicizzato di Helena Blavatsky, Madame Blavatsky o, ancora, con le iniziali del suo acronimo, HPB, fu la co-fondatrice della Società Teosofica nel 1875; come leader teorica internazionale della teosofia moderna compilò testi di promozione dell’esoterismo quali Iside svelata e La Dottrina Segreta.

Nell’ottobre del 1874 H.P.B. fu messa in contatto con il colonnello Henry Steel Olcott, un uomo di genuino valore che aveva acquistato considerevole fama durante la guerra civile; aveva servito il Governo U.S.A. con distinzione ed era, allo stesso tempo, praticante avvocato a New York. Incontrò anche William Quan Judge, un giovane avvocato irlandese che avrebbe pure giocato un ruolo nel futuro lavoro teosofico. Il 7 settembre 1875, insieme con alcune altre eminenti figure, fondò una società che essi scelsero di chiamare “La Società Teosofica”, istituita per diffondere gli antichi insegnamenti della Teosofia, ovvero la saggezza concernente il Divino, che è stata la base spirituale di altri grandi movimenti del passato quali il Neo-Platonismo, lo Gnosticismo e le scuole Misteriche del mondo classico

Massone del 32° grado, la Blavatsky dichiara che il suo dio è Satana e fonda tutta la sua dottrina sul culto di questa divinità.

Questo è il simbolo della teosofia.

 

 

 

 

 

I due triangoli equilateri intrecciati, considerati nella religione ebraica come ‘Sigillo di Salomone’ o ‘Stella di David’ rappresentano il triplice aspetto divino nella duplice manifestazione: Il triangolo bianco con il vertice verso l’alto rappresenta nel Cristianesimo le Tre Persone divine: Padre, Figlio e Spirito Santo; nell’Induismo: Brahma, Vishnu e Shiva (Creatore, Conservatore e Trasformatore), mentre nella religione egizia antica rappresentano Oro, Iside e Osiride.

Il triangolo equilatero con il vertice in basso (nero), riflesso del precedente, rappresenta la discesa del divino nella materia: Sé inferiore, Manas (concreto), astrale e fisico.

I due triangoli perfettamente intrecciati rappresentano l’equilibrio tra il Sé Superiore e il Sé Inferiore.

La Croce Ansata, detta in egizio Ankh = Vita, è un simbolo che risale alla più remota antichità poiché lo troviamo sui monumenti dell’antico Egitto.
La Croce Ansata indica la resurrezione dello spirito dalla materia o il trionfo della vita sulla morte.
Il concetto della ‘resurrezione’ lo riscontriamo in tutte le grandi religioni del mondo.
Il Serpente è il simbolo della saggezza.
Gli indiani lo chiamano ‘naga’, cioé serpente, ma anche ‘saggio’ e così pure Gesù disse ai discepoli di essere ‘saggi come serpenti’.
Il serpente che si morde la coda formando un cerchio è il simbolo dell’eternità, il principio e la fine, l’alfa e l’omega, la causa e l’effetto.
Il simbolo del serpente con il suo modo di avanzare sinusoidale allude alla natura vibratoria dell’etere cosmico.
La Svastika (parola sanscrita che significa: su = benedetto + astika = essere, dal verbo ‘as’ quindi ‘che sia prospero’.
Tale simbolo usato dai buddisti e jainisti come pure dalle altre religioni dai tempi più remoti è considerato un talismano o portafortuna.
Ovviamente non ha alcun rapporto con gli eventi politici recenti o passati.
La direzione del movimento allude rispettivamente all’evoluzione, alla creazione, alla dissoluzione.
Il Monogramma che sovrasta l’emblema della Società Teosofica rappresenta le tre lettere sanscrite A U M e si pronuncia OM o anche AUM ed è la sillaba sacra che indica il Logos creatore dell’Universo.
In tibetano la stessa sillaba si pronuncia HUM e fa parte dei ‘mantram’ed inni sacri indiani e tibetani.
L’iscrizione intorno all’emblema: ‘Non vi è religione superiore alla verità’ è un’impropria traduzione del motto del Maharajah di Benares: ‘Satyat nasti paro dharmah’, dove la parola ‘dharmah’, intraducibile nelle lingue occidentali, è resa con ‘religione’ ma indicherebbe piuttosto ‘il dovere religioso’ o ‘il dovere morale’.

 

il serpente è rappresentato come saggezza strano no? non come gli abramitici che lo odiano e lo “calpestano” simbolo tra l’altro rubato dalla Dea Giunone, poichè la Madonna è solo un bellissimo minestrone di scopiazzamenti.

Pubblicato da immortalixes

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